L’atleta punta ad un miglioramento delle prestazioni, partendo da una situazione medico-sportiva che sia esente da patologie e che venga certificata in attività agonistica o non agonistica.
In questa situazione ogni allenamento che punti ad un miglioramento delle prestazioni produrrà degli effetti sull’organismo che concorreranno a creare le situazioni favorevoli per gestire una prestazione sportiva amatoriale o agonistica, di velocità o resistenza.
Il miglioramento però non è infinito.
Nel percorso dell’atleta ci saranno dei periodi dove l’applicazione di tabelle di allenamento è effettivamente utile ed altri momenti dove quella tabella produrrà un effetto “dose-risposta” non più efficace.
Questa è la situazione dove gran parte degli atleti si è trovata nei momenti dove lo sforzo dell’allenamento era diventato fine a se stesso, non producendo più effetti nella performance.
La scienza applicata allo sport ha prodotto negli ultimi 15 anni una solida base di evidenze scientifiche che oggi possono dare la risposta a tante soluzioni prima solo teorizzate. Chi si occupa di questo settore è lo “Sport Scientist”, esperto di tutte le aree collegate alla prestazione sportiva, compresa l’applicazione sport-specifica.
Gian Mario Migliaccio, Dottore di ricerca in Scienza dello Sport, è lo Sport Scientist che che valuta la situazione di partenza di ogni atleta, la analizza sul modello di prestazione ed interviene su tutti gli aspetti portando miglioramenti nella performance.
- Il primo step è denominato “training check” ovvero una verifica degli obiettivi agonistici ed una valutazione delle metodologie di allenamento utilizzate. Sulla base di una anamnesi sportiva si valutano se gli stimoli utilizzati sono funzionali all’obbiettivo agonistico e, se non coerenti, verranno suggerite tutte le varianti da applicare alla tabella utilizzata. Con questo primo step l’atleta avrà dei miglioramenti in 8/12 settimane.
- Un secondo step riguarda l’energia per la prestazione. Un controllo del piano nutrizionale è quindi richiesto con la stesura di un Diario Alimentare dell’Atleta che contenga tutte le informazioni (alimentari e sportive) di una settimana. Sulla base dei risultati si interverrà con suggerimenti più idonei al tipo di energia richiesta dall’allenamento e quindi, se ritenuto causa di un limite alla prestazione, sarà consigliato l’intervento di un Nutrizionista per un piano alimentare perfettamente calibrato sugli obiettivi.
- Un terzo step riguarda la valutazione. L’analisi dei valori del VO2max o le soglie di lattato o i valori di potenza sono solo alcuni dei test che, anche in collaborazione con il Medico dello Sport, si potranno valutare per una sempre più accurata programmazione dell’allenamento che si basi su dati oggettivi e che consenta di applicare la metodologia più corretta che realmente possa far raggiungere la performance.
A Cagliari il Centro Medico I Mulini sta avviando l’area Sport Science per portare gli atleti delle più svariate discipline a raggiungere migliori risultati sportivi; il responsabile di questa area sarà Gian Mario Migliaccio, PhD, direttore della società Sport Science Lab, sport scientist di atleti nazionali, internazionali ed olimpici.
Capire quali sono i fattori della prestazione sportiva, i limiti e le aree da migliorare è l’argomento dell’incontro: “Migliorare la Performance nello Sport: scienza e pratica” che si terrà al Centro Medico I Mulini l’8 aprile 2017.