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Cardiologia

Di che cosa si occupa il Cardiologo?

Il Cardiologo, medico specializzato in Cardiologia, si occupa dello studio, della diagnosi e della cura delle malattie cardiovascolariacquisite o congenite. Tra le malattie più diffuse che colpiscono il sistema cardiovascolare ricordiamo l’ipertensione arteriosa, l’angina pectoris (un dolore toracico acuto) e l’infarto miocardico acuto, una grave patologia dovuta all’ostruzione di una o più arterie coronariche che provocano riduzione dell’afflusso di sangue con conseguente necrosi (morte) del tessuto miocardico. Tali patologie costituiscono ancora, nei Paesi sviluppati, la prima causa di morte in età adulta e sono frequente causa di ospedalizzazione, con marcata riduzione della qualità di vita. La Cardiologia, nella persona del Cardiologo, oltre ad occuparsi della cura delle malattie cardiovascolari si occupa anche della prevenzione cardiovascolare e della riabilitazione dei pazienti che sono stati sottoposti ad interventi cardio-chirurgici.

In che cosa consiste una visita Cardiologica?

La visita cardiologica si può scomporre in tre fasi ugualmente importanti e sensibili, come la maggior parte delle visite mediche svolte correttamente. La prima parte della visita è quella in cui il medico cardiologo raccoglie le informazioni sullo stile di vita del paziente: cosa e quanto mangia, se è fumatore o meno, se svolge attività fisica e con quale frequenza. Sempre durante la fase dell’anamnesi, il cardiologo, studia la cartella clinica del pazienta e la sua eventuale predisposizione ad essere colpito da malattie cardiovascolari. Il secondo momento della visita consiste nell’ esame clinico riguardante l’apparato cardiovascolare – tramite percussione e auscultazione del battito cardiaco – e la misurazione della pressione arteriosa. Il terzo momento è quello riservato all’esecuzione dell’elettrocardiogramma (ECG). L’esame, molto efficace ed utile al fine di monitorare l’attività cardiaca del paziente, viene eseguito applicando speciali elettrodi in vari punti del corpo del paziente, in particolare in corrispondenza delle parti dove è maggiormente avvertibile il flusso sanguigno (polsi, caviglie e torace). Una volta attivati gli elettrodi, l’elettrocardiografo registra l’attività del cuore e la elabora sotto forma di tracciato grafico (elettrocardiogramma).
Sulla base di queste tre fasi si passa poi alla diagnosi ed, eventualmente, alla creazione del percorso terapeutico di cura.

Quali sintomi provocano le più frequenti patologie Cardiovascolari?

Le patologie relative al sistema cardiovascolare sono molteplici, ma i sintomi più frequenti sono: Dispnea – difficoltà nel respirare in maniera corretta, mancanza d’aria che può diventare gradualmente più fastidiosa tanto da rendere difficile la normale attività respiratoria. La dispnea si manifesta con il classico respiro affannoso, conosciuto anche come “fame d’aria”. Dolore Toracico – sintomo molto frequente che porta gli individui a farsi visitare dal Medico Cardiologo e che, spesso viene definito come “un peso” nel torace. Il dolore toracico forte è la principale manifestazione dell’Ischemia miocardica. Palpitazioni – aumento del battito cardiaco che viene percepito dall’individuo come fastidioso ed irregolare. Altri sintomi importanti sono la Cianosi – colorazione bluastra della cute legata ad un’alterata ossigenazione del sangue; Sincope Cardiaca – svenimento e perdita di coscienza relativa a sforzi intensi o temperature molto elevate; Edema – aumento del liquido interstiziale localizzato nei tessuti all’esterno dei vasi sanguigni e delle cellule, si presenta spesso nelle caviglie.
Il Sintomo comune a tutte le patologie, comunque, è quello dell’Affaticamento. I pazienti, spesso, usano questo termine per indicare astenia, malessere o stanchezza.

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