Potremmo cioè lavorare insieme, per invertire i rischi e trasformarli in opportunità di salute !
Perché si può !
O meglio, perché tu che il diabete hai, puoi invertire i tuoi rischi !
E’ necessario, e forse è sempre così nella vita, imparare le ‘regole del gioco’ e applicarle con la libertà che la tua vita ti consente. Sei tu il protagonista del ‘tuo gioco’.
Ecco allora di cosa si occupa il diabetologo : non solo di glicemia, non solo di farmaci, ma di proposte globali adeguate e di quello che forse è più difficile : ascoltare le tue eventuali difficoltà.
Ma oramai è consolidato che il solo intervento medico, per quanto avanzato e in linea con le più moderne indicazioni scientifiche, non può bastare.
Nasce l’esigenza o l’opportunità di istruire il ‘paziente’ !
E l’istruzione non può fermarsi alla fase del sapere senza evolvere verso le indispensabili fasi di autointervento e autogestione, perchè il paziente da oggetto diventi protagonista !
Non è tutto facile : “…bisogna imparare tante cose e anche trovare qualcuno che abbia voglia di insegnartele e che le insegni bene. E che creda che questa ‘è la strada per te’. E che tu quelle cose le impari.
E può anche succedere che una Persona sappia tutto, sappia fare tutto, ma… non faccia niente !
Allora può essere in campo il disagio emotivo di avere il diabete tutti i giorni, possono essere le paure del lontano futuro a prendere il sopravvento e a paralizzare o frenare i tuoi passi; e a volte questo può essere accentuato da atteggiamenti non adeguati dell’equipe curante…
Spesso è un quotidiano di vita disturbato e sofferto a ostacolarti. A volte è qualcosa di più profondo, di più antico, di nascosto che attanaglia stimoli ed energie. A volte è il disordine che ‘c’hai dentro’. La solitudine spesso completa l’opera…”
Cos’è una visita diabetologica, dunque, in questo contesto ? Un pò tutto questo, ma soprattutto quello che in quel momento serve di più… e questo è quello più difficile da scoprire !
L’Organizzazione Mondiale della Sanità : “…nei prossimi dieci anni il numero dei diabetici aumenterà in modo vertiginoso complice l’invecchiamento della popolazione ed il diffondersi dell’obesità…”.
E’ allarme !
La sfida non è più eludibile.
Sarà opportuno rompere silenzi, trascuratezze, ignoranze, rompere l’accerchiamento derivato da credenze di salute non più al passo con le conoscenze scientifiche e trovare canali adeguati per raggiungere in modo efficace gli obiettivi di prevenzione, cura e presa in cura ?
Essere aperti anche a nuovi linguaggi, strumenti e possibilità ! Per un nuovo intervento ?!