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Gravidanza e Cute – Percorso Nascita

In corso di gravidanza la cute subisce numerose modificazioni che talvolta possono turbare la donna che vede il proprio corpo cambiare. Le alterazioni cutanee possono essere modifiche fisiologiche modulate da fattori ormonali. Si osservano nella maggior parte delle donne gravide con un’intensità variabile da una partoriente all’altra e da una gravidanza all’altra nella stessa donna, generalmente non sono gravi, recedono spontaneamente dopo il parto, ma spesso causano disagio.

Queste modifiche interessano  la pigmentazione cutanea, i peli,  i capelli, le unghie, le ghiandole, il tessuto connettivo, il sistema vascolare e le mucose.

Le alterazioni della pigmentazione sono rappresentate da un’ iperpigmentazione del corpo dovuta ad un aumento della sensibilità alla stimolazione ormonale in regioni anatomiche a più alta concentrazione di melanociti come capezzoli ed areola mammaria, ascelle, cute periombelicale, parte interna delle cosce, genitali, cicatrici chirurgiche. Un’altra tipica iperpigmentazione si manifesta sulla linea alba, linea mediana della parete addominale.  Nei nove mesi della gravidanza inoltre tendono ad accentuarsi efelidi, lentiggini e nevi, che appaiono molto piu’ scuri. A livello del viso si manifesta il cloasma , o maschera gravidica, presente nel 50-70% delle gravide. E’ una iperpigmetazione del viso, simmetrica, costituita da chiazze a margini irregolari, netti, di colorito marrone più o meno scuro,che colpisce la regione centro – facciale, malare e mandibolare. E’ più comune nei soggetti con fototipo scuro e si accentua all’esposizione solare.  Quest’ultima ne rappresenta peraltro fattore di aggravamento e motivo di persistenza dopo il parto.

Dal punto di vista terapeutico è fondamentale l’uso di schermo fotoprotettivo totale sia nel corso della gravidanza sia durante i trattamenti schiarenti successivi al parto, per proteggere i melanociti dalla stimolazione luminosa Generalmente sparisce dopo il parto, ma nel 30% circa può persistere o ripresentarsi nelle gravidanze successive o in seguito all’assunzione di contraccettivi orali.

Nella maggior parte delle partorienti è presente un marcato aumento di peluria al viso , al tronco, in particolare in regione sovra pubica, a livello degli arti,  per un aumento di androgeni di origine ovarica e surrenalica. La regressione è normale  nei sei mesi che seguono il parto. Si osserva in genere anche un incremento della crescita dei capelli dovuto ad un prolungamento della fase di crescita da parte degli estrogeni prodotti durante la gravidanza. Purtoppo questa situazione viene ribaltata dopo il parto quando la caduta improvvisa degli estrogeni determina un drammatico passaggio dei capelli alla fase telogenica, con conseguente loro caduta (telogen effluvium post partum). Nei mesi successivi, gradualmente, vi è un ritorno alla normalità, ma non sempre la qualità e la distribuzione dei capelli ricalcano la situazione precedente la gravidanza. Durante gli ultimi mesi della gravidanza, raramente, alcune donne possono manifestare  una lieve recessione frontoparietale con i caratteri dell’alopecia androgenica.

Le alterazioni del tessuto connettivo sono costituite prevalentemente da striae distensae, nevi fibromi al collo e alle ascelle, edema palpebrale al viso, alle mani per ritenzione di  sodio e liquidi. Le smagliature o strie distensae possono comparire intorno al sesto mese di gravidanza, sotto lo stimolo ormonale degli estrogeni e degli steroidi e a causa dello stiramento della cute, in particolare a livello di addome, radice ed interno cosce, seno. Inizialmente hanno aspetto rosa-violaceo, mentre dopo il parto tendono a divenire biancastre.

Anche i vasi sanguigni subiscono cambiamenti in corso di gestazione: possono comparire piccoli angiomi(formazioni cutanee di colore rosso vivo), teleangectasie, varici  a livello degli arti inferiori.

Nella seconda metà della gravidanza l’attività sebacea aumenta con picco durante il terzo trimestre quando la cute risulta particolarmente “grassa”, specie al viso. L’acne rientra tra quelle manifestazioni cutanee che possono esordire durante la gravidanza, oppure, se già preesistente, peggiorare o migliorare.

Altre patologie presenti prima del concepimento subiscono un cambiamento nella loro storia naturale, variabile e spesso imprevedibile, durante la gravidanza. Comunemente si ritiene che patologie assai diffuse quali la dermatite atopica e la psoriasi tendano a migliorare con la gestazione. In realtà non è raro osservare anche quadri di notevole peggioramento. Patologie quali il Lupus eritematoso sistemico, il Pemfigo e la Porfiria cutanea tarda tendono quasi sempre a peggiorare in corso di gravidanza.

Il Percorso Nascita Organizzato al Centro Medico I Mulini, prevede incontri con vari specialisti. Tra questi, ad oggi, non è incluso il Dermatologo. La nostra, volontà, comunque, è quella di fare in modo che le future mamme abbiano un trattamento privilegiato.
Per questo motivo sarà nostra premura fare in modo che ognuno dei “problemi” presentati in questo articolo, possano essere discussi con la Dermatologa nelle modalità più convenienti e favorevoli alle future mamme.

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